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Ti saluto navigante di sogni, custode di perle!

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Quando si varca l’arco di ingresso al tempio dei sogni, lì, proprio lì, c’è il mare.  (Luis Sepulveda) Ciao, il bacio delle onde ti accolga!  Io sono Alma e questo è il mio diario di viaggio. Al suo interno troverai i frutti della mia esplorazione della Via del Mare. Ho scelto di chiamare questo blog "Libro delle Maree" perché, oltre ad essere molto evocativo, nella Stregoneria del Mare indica sia un diario che un Libro delle Ombre, raccoglie quindi non solo esperienze e riflessioni personali, ma anche ricette, incantesimi, pratiche spirituali e rituali ed è proprio questo che desidero raccogliere qui e mettere a disposizione di tutte e tutti. Questo spazio virtuale nasce dalla mia risposta ad un richiamo profondo e irresistibile, come il canto-incanto della Sirena. Dopo tanti anni ho scelto di tornare a condividere liberamente, come amavo fare un tempo, per me stessa e per chi vorrà leggere queste pagine, magari spinto o spinta dalla ricerca di una direzione o di un senso al...

Salacia - Anfitrite, Signora delle acque salate

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Oggi parliamo di una Dea tutta nostrana, la romana Salacia, identificata con la greca Anfitrite, che ne soppiantò quasi completamente il culto. Salacia era la Dea del Mare, delle profondità marine e del sale, elemento prezioso di sopravvivenza, considerato moneta di scambio nei tempi antichi, da qui deriva anche il termine "salario", a Lei erano dedicate le saline e spesso i villaggi sulle coste.  Il sale era simbolo quindi di abbondanza, ma anche di saggezza, "cum salis" dicevano i romani per indicare un'azione svolta con intelligenza, concetto che ritroviamo anche nell’espressione “avere sale in zucca”. Anche il nostro aggettivo “salace” rimanda alla presenza di spirito, ed al sale, pertanto la Dea Salacia era portatrice di cibo, di intelligenza, protettrice della navigazione e dei commerci, invocata sia dai pescatori che dai militari  come Stella Maris, astro lucente del mare. Il suo nome rimanda al sale (sal) ed allo zampillare (salire). In quest’ultima acce...

Feste stagionali in onore di Venere Ericina - Anagogia (25 ottobre) e Katagogia (23 aprile)

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Oggi, 23 aprile, mentre a Roma si celebravano i Vinalia Priora in onore del raccolto dell'uva dell'anno precedente, durante i quali si assaggiava il vino nuovo e si facevano offerte a Venere e Giove, in Sicilia si festeggiava Afrodite-Venere Ericina con una grandissima festa, che segnava l'inizio della bella stagione, durante la quale si praticava la prostituzione sacra, atta a rendere fertile la terra e abbondanti i raccolti, mentre le donne offrivano mazzi di giunchi, mirto e rose. Questa festa faceva parte di un sistema che scandiva l'alternarsi delle stagioni, oltre a rappresentare un ponte tra la Sicilia e l'Africa, dove le colombe diventavano simbolo di unione tra le due sponde del Mediterraneo. L'Anagogia (termine che significa "scesa" o "partenza") avveniva verso la fine dell'autunno, il 25 ottobre, con la partenza delle colombe sacre e quindi di Venere stessa, dal tempio di Erice verso il santuario gemellato di Sicca Veneria nell...