La Balena

La Balena è considerata la Grande Antenata, la Madre degli Oceani, colei che conserva la memoria della storia dell’umanità e del pianeta. La Balena dona conoscenza, consapevolezza e capacità telepatica, insegna a percepire i sussurri del Cosmo e a comprenderne le dinamiche. Ci indica la necessità di immergerci nelle profondità della verità e del proprio essere per ricercare la vera essenza di noi stesse/i e delle cose. Lavorare con questa creatura aiuta ad accentuare la propria sensibilità e ad essere più ricettivi verso i sentimenti di chi ci è intorno, imparando a gestire le emozioni che si ricevono dall’esterno o che nascono dentro di noi e causano disagio e malessere, ciò apre anche ad una maggiore comprensione di sé stessi e degli altri. La Balena si esprime attraverso il canto e le vibrazioni sonore e attraverso di esse porta con sé la guarigione e l’equilibrio. Presso le popolazioni dei territori subartici, la Balena rappresenta l’alleato che conosce la storia dell’antica terra madre scomparsa nell’oceano. Essa canta le canzoni delle sue creature in modi sempre differenti, per permettere agli uomini di comprendere le antiche leggende, tenendo così vive le tradizioni. Possiamo affermare che, per gli indigeni delle regioni polari, la balena era l’equivalente del bisonte per gli indigeni delle praterie americane. L’importanza di questo animale per le popolazioni subartiche è facilmente intuibile, poiché forniva loro nutrimento, indumenti, olio e ossa per fabbricare utensili vari: per tale ragione le balene sono protette direttamente dalla potente Dea del mare Sedna. Gli sciamani utilizzavano abiti e oggetti rituali rappresentanti le balene e la caccia a questi grandi mammiferi era considerato il più elevato rituale sacro, riservato solo a pochi eletti cacciatori: la balena quindi era un potentissimo animale totemico, rappresentante, in primis, la carità. Le balene sono grandi mammiferi che concepiscono e partoriscono i loro cuccioli a grandi profondità nel mare. E in quegli abissi marini le balene cantano. Un canto misterioso percorre quelle acque infinite, si propaga scivolando lungo canali invisibili e va lontano, lo si sente sott'acqua a chilometri di distanza; i marinai che dalle stive lo udivano da lontano lo hanno sempre temuto come un triste presagio di morte. È il loro linguaggio, nell'immensa massa liquida che le ospita le balene vivono, generano, procreano e muoiono sull'eco dei loro canti e dei vari suoni prodotti dall'acqua: rimbombi, sibili, sbuffi, che si uniscono alla loro voce che produce gorgoglii, echi, risucchi, suoni gravi ed acuti che si propagano con una vibrazione intensa nelle profondità marine; il loro canto è misterioso e suggestivo, particolarmente ammaliante e leggendario, forse il canto delle sirene che Ulisse non volle ascoltare, legato all'albero maestro della sua nave, non era altro che il richiamo delle balene. Questo canto accompagna il viaggio delle balene negli oceani ed è presente in tutti i momenti più significativi della loro esistenza, come quelli legati alla riproduzione della specie, il corteggiamento, l'accoppiamento, la nascita dei piccoli ed il loro inserimento nella vita del branco. Suoni viscerali, superbe risonanze che rimandano alla creazione della vita nell'universo: l'oceano è la “Grande Pancia” da cui tutto è nato, con l'accompagnamento di un suono, il canto ed il suono stesso sono la matrice inconscia della creazione, il legame con l'essenza profonda delle cose. La Balena aiuta ad esplorare il “quadro” della realtà da una prospettiva più profonda, connettendosi con piani superiori di coscienza al di là della terra. Il canto delle balene è caratterizzato da frequenze basse, solitamente tra 15 e 20 Hz, ma alcune balene, come la balena 52-hertz, emettono suoni a frequenze più elevate, fino a 52 Hz. Queste frequenze possono innescare un senso di calma e benessere, agendo direttamente sul sistema nervoso, riducendo i livelli di stress, aiutando nella meditazione, e favorendo il sonno.

Il termine "balena" è piuttosto generico e viene usato per indicare i cetacei di grandi dimensioni, come i capodogli, le megattere, le balenottere e i balenidi, anche se nel dizionario di lingua italiana il termine viene ricondotto solo a quest'ultima famiglia. A causa del loro habitat, le balene sono "respiratrici coscienti": devono decidere quando respirare. Riguardo al sonno, tutti i mammiferi dormono e così fanno anche le balene, con l'unica differenza che non possono cadere in stato di incoscienza per periodi troppo lunghi, proprio perché devono essere coscienti per poter respirare. La soluzione a questo problema è ottenuta facendo sì che dorma solo un emisfero per volta del loro cervello. Così le balene non sono mai completamente addormentate ma possono comunque riposare secondo i loro bisogni. I cetacei dormono circa 8 ore al giorno. Sulla sommità del dorso si può riconoscere un foro denominato sfiatatoio che viene utilizzato dal mammifero per espellere i residui idrici e mucosi presenti nell'apparato respiratorio. Le femmine di balena danno alla luce normalmente un solo cucciolo lungo dai 5 ai 7 m. Sono dei placentati. Nella maggior parte delle balene la maturità riproduttiva arriva tardi, tipicamente a 7-10 anni. Questa strategia fornisce a ogni nuovo nato un'alta percentuale di sopravvivenza. Al parto il piccolo nasce facendo uscire prima la coda, in modo da minimizzare il rischio di affogare. Le madri delle balene nutrono i giovani in modo attivo, spruzzando il latte grasso nelle loro bocche. Le balene sono discendenti dei mammiferi che vivevano sulla terraferma. I loro antenati hanno iniziato ad adattarsi alla vita acquatica approssimativamente 50 milioni di anni fa. Una recente scoperta (2009: la notizia è stata pubblicata dalla rivista statunitense online PLosOne, Public Library of Science) conferma l'ipotesi che i più antichi antenati dei cetacei attuali avevano origini terrestri: le balene venivano a terra per partorire. https://pikaia.eu/da-dove-vengono-i-cetacei/ La balenottera azzurra (Balaenoptera musculus) è il più grande tra i cetacei viventi, le sue dimensioni arrivano a 33 m di lunghezza per 160 tonnellate di peso, l'equivalente di 28-30 elefanti africani adulti. La maggior parte delle specie di grandi balene è a rischio di estinzione a causa della caccia a cui sono sottoposte. 

Per approfondire il meraviglioso mondo delle Balene, vi suggerisco due documentari:
"Il regno delle Balene" su RaiPlay
"I segreti delle Balene" su Disney Plus

Meravigliosi anche questi libri:
"La vita segreta delle balene" di Rena Ortega, Aboca edizioni
"Balene. I segreti dei più grandi mammiferi viventi." di Brian Skerry, National Geographic

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