Thalassa - Madre Mare


Thalassa/Talassa è la Dea primordiale (protogenos) del Mare, figlia di Etere, divinità della Luce e dell'Aria e di Emera, divinità del Giorno. La sua genealogia evidenzia il suo ruolo di entità fondamentale che collega il cielo etereo e il mare espansivo. E' sposa di Ponto, sua controparte maschile, a sua volta nato da Gea senza alcun intervento paterno. Thalassa è la personificazione divina femminile del Mare e ne rappresentava i principi creativi. Dall'unione con Ponto nacquero i Telchini (creature marine con pinne al posto delle dita e una propensione per la lavorazione dei metalli, erano gli isolani originari di Rodi. Questi fabbri divini potevano forgiare una tempesta con la stessa facilità con cui forgiavano un tridente. Il loro ruolo nella mitologia oscilla tra quello di antenati protettivi e quello di maghi temibili maledetti dagli dèi), la ninfa Alia e i pesci del mare. Fu anche madre di Egeo, personificazione del Mar Egeo e per altri del Mar Mediterraneo. Secondo alcuni miti compare come madre di Afrodite, nata dal suo ventre salato fecondato dal fallo evirato di Urano. Thalassa colma il divario tra le forze elementali eteree di Etere ed Emera e le manifestazioni tangibili, spesso caotiche, del profondo regno blu del Ponto. Che si tratti di mari calmi o onde turbolente, l'onnipresenza di Thalassa viene percepita da tutte e tutti coloro che sentono il richiamo e l'antica saggezza del mare. 
Gli antichi greci avevano diversi nomi per chiamare il mare. Il più comune, quello che troviamo con maggior frequenza in Omero è θάλασσα – thalassa – probabilmente la più antica di tutte le parole greche per indicare quella apparentemente infinita distesa di acqua, di antica origine cretese, in cui non c’è traccia dell’idea di morte, di infecondità, ma la cui radice indica che quell’acqua, a differenza di quella delle sorgenti e dei fiumi, è salata. Poi ci sono due termini, πόντος – pontos – e πέλαγος – pelagos – che indicano rispettivamente il mare che si può attraversare e quello aperto, di cui non si conosce la fine. Queste due parole sono nate con tutta evidenza in un popolo che ha cominciato a navigare e che quindi definisce il mare in rapporto a se stesso.

Nei mosaici e nelle raffigurazioni su tombe e monete sparsi nel Mediterraneo, Thalassa appare come una figura imponente che emerge dal mare. È spesso raffigurata come una donna robusta vestita di alghe, che tiene in una mano un remo di nave, a simboleggiare la sua capacità di proteggere i marinai, ma anche di guidare chi si rivolge a Lei tra le onde impetuose della vita. Nell'altra mano, tiene un delfino, a rappresentare il fascino giocoso e l'intelligenza della vita marina, ma il suo ruolo di madre e custode delle creazioni acquatiche.
Le corna a chela di granchio di Thalassa sono un simbolo della sua capacità di abbracciare la duplice natura del mare, offrendo generosità e bellezza ma anche esercitando un potere che potrebbe essere pericoloso se non rispettato. 


In quanto incarnazione del Mare, il ruolo di Thalassa nella mitologia greca richiede una comprensione della sua interazione con gli umani e gli dèi. Distinta in modo netto dalla successiva divinità olimpica Poseidone, presenta un'espressione primordiale del mare; non solo come divinità che regna su, ma come essenza di tutte le distese acquose. Mentre Poseidone e Anfitrite, sono divinità che governano sul Reame marino, Ponto e Thalassa sono il Mare stesso, rappresentano l'essenza maschile e femminile di questo elemento.
L'influenza di Thalassa sulle vicende umane è sottile ma profonda. Pescatori, mercanti, marinai e setacciatori di spiagge le sussurrano rispetto, forse in silenzio, all'alba prima di sfidare i suoi vasti domini. Le loro preghiere cercano passaggi calmi e correnti benevole. Gli artisti sfruttano la sua somiglianza per esprimere il loro stupore per i ritmi pulsanti delle coste e delle profondità da cui dipendono, rendendo ogni opera d'arte un inno alla sua natura nutriente ma potente.


La prossima volta che le onde lambiranno i tuoi piedi lungo una distesa sabbiosa, prova a percepire le correnti che Thalassa comanda ancora, tranquille ma sublimemente profonde come sempre, lascia che le onde ti sussurrino le sue storie, ricordandoti le profonde connessioni tra gli antichi miti e il mondo naturale.

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