Afrodite - Venere, Grande Dea del Mare
Dipinti di Susanna Gattuso per il Tempio della Grande Dea di Roma
Afrodite è la Grande Dea che tutto abbraccia e contiene, la Signora di tutto ciò che è, ma in Lei si esprime un particolare legame con il mare e le acque in genere, a partire dalla sua nascita e dal suo nome, che deriverebbe dal greco "aphros" che significa "schiuma", intesa come spuma del mare, da cui la Dea sarebbe emersa. Ma in realtà la sua etimologia non è certa, avendo Afrodite origini molto più antiche, decisamente pre-elleniche, probabilmente fenicio-cipriote.
La nascita olimpica di Afrodite la vuole figlia del Cielo, Urano, evirato da Crono, e del Mare, Thalassa (di cui parlerò in un altro post) fecondata dai genitali del dio caduti in acqua. Fu così che da questo atto violento e dalla spuma del mare, prodotta dallo sperma della divinità celeste, sarebbe nata la dorata Afrodite.
Durante il mio percorso formativo al Tempio della Grande Dea di Roma, ci fu chiesto di riscrivere il mito e la mia versione fu la seguente:
"In origine vi era la Grande Madre Cosmica, origine e contenitore di tutto ciò che esiste. Quando Ella iniziò ad emanare sé stessa una melodia si diffuse nello spazio vuoto ed ecco che venne creata la Terra dal cuore incandescente e dal manto verde-azzurro e il Cielo trapuntato di cristalli scintillanti. La Terra e il Cielo danzavano insieme al ritmo della Creazione, spinti da profondo desiderio. Il Cielo strinse forte la Terra e un caldo fiume luminoso, come pioggia di meteore, penetrò nel Grembo fluido della Terra rendendola fertile e spumeggiante. Fu così che dalle acque nacque la bellissima Afrodite, dalla pelle candida come la luna, dagli occhi azzurri come il mare e dai capelli dorati come il Sole, manifestazione dell'Amore divino e della forza primordiale e creativa che unisce e spinge la Vita a fiorire, Dea Celeste e Terrestre, amplesso cosmico, figlia delle Stelle e del Mare che bacia la Terra. Il frutto del primo seme cullato dalla Terra."
Ma come dicevo prima, il culto di Afrodite è estremamente più antico, Pausania ricorda nei suoi scritti che già all'epoca di Dedalo esistevano xoana (simulacri templari in legno) di Afrodite, infatti originariamente la Dea veniva venerata in forma aniconica, attraverso simulacri in legno o pietra, di forma leggermente conica, come il meraviglioso betilo nero del Tempio di Paphos, nell'isola di Cipro (oggi conservato nel museo locale), risalente al XII secolo a.C. e in uso fino al IV secolo d.C. luogo in cui il culto ebbe probabilmente origine, a discapito della teoria fenicia, perché questo popolo giunse sull'isola solo nel IX secolo a.C.
E' a partire dal V secolo a.C. che la rappresentazione di Afrodite iniziò ad essere umanizzata e assunse un significato più specifico e aggiungerei riduttivo e limitato rispetto a ciò che prima rappresentava.
Vista l'antichità del culto, è probabile che originariamente Afrodite fosse una Parthenos, una Dea partenogenetica, nata dal mare autonomamente. Molto interessanti sono le sue raffigurazioni come ermafrodite, metà maschio e metà femmina, lei è Aphroditos. Era un'allusione alla sua autogenesi, e, nel contempo, l'indicazione dei suoi poteri creativi. L'androginia è la caratteristica della totalità originaria nella quale tutte le possibilità si trovano riunite.
Macrobius, nei Saturnalia 3.8.2, scrive:
"C'è anche una statua di Venere a Cipro, barbuta, sagomata e vestita come una donna, con scettro e genitali maschili, e la concepiscono sia maschio che femmina, Aristofane la chiama Aphroditus, e Laevius dice: Adorando, quindi, nutrendo dio Venere, che è sia maschio o femmina, proprio come la Luna è una dea Nutrice. Nel suo Atthis Philochorus, inoltre, afferma che lei è la Luna e che gli uomini le sacrificano in abito da donna, donne in abito da uomo, perché lei è considerata sia maschile che femminile."
Come dice spesso Maya Vassallo Di Florio:
"La Dea cambia nello spazio e nel tempo,perché noi facciamo esperienza della Dea che è tutto il Creato, tutta la Natura, attraverso i suoi mutamenti nel tempo (stagioni) e nello spazio (in base al luogo in cui ci troviamo sentiremo energie differenti della sua Essenza ed energia). Lei è il paesaggio, Lei è l’isola di Cipro, Lei è la terra che è emersa dal mare, è la vita che è emersa dalle acque primordiali come in tutti i miti cosmogonici di creazione, è una Dea partenogenica che ha dato la vita a sé stessa, è la vita su questo pianeta, il suo sorgere dalle acque è l’Anodos, l’emersione, il sorgere della Dea, Lei è la Protogonos Kore, la Fanciulla Primigenia. E’ la storia di Pan-Gea, Madre Terra, Lei è una e cambia nel tempo e nello spazio, i confini sono solo un’illusione, come un’illusione è quella di possederla. In qualsiasi modo la si chiami, Lei è la Terra."
Nel corso del tempo il culto di Afrodite si diffuse enormemente e non solo nel bacino del Mediterraneo, venne chiamata con molti nomi, assunse molti volti, fu identificata con numerose divinità. Per i romani era Venere, per gli Etruschi Turan, per i Piceni Cupra, per i Sanniti Herentas, per gli Ausoni Marìca, per i Siculi Venere Ericina, per i Fenici era Astarte, per gli Egizi Iside, ma fu anche Mylitta, Salacia, Thalassa, Tanit, Ishtar, Eurinome, Atargatis/Syria, Anat, Dione, Anfitrite, Teti. Nei miti Afrodite ha avuto numerosi amanti (divini e mortali) e numerosi figli e figlie, è quindi anche Madre.
Afrodite è ogni cosa, è il Mare dal quale ogni vita ha avuto origine, è il Mare del Grembo dal quale ogni vita ha origine, è la Yoni dalla quale nasciamo e alla quale ritorniamo, è la Forza Vitale che muove ogni cosa: è l’Amore in tutte le sue forme. l'Armonia, la Grazia, il Piacere, la Gioia, la Creatività, la Bellezza e l'Ispirazione. Lei è Magia ed Alchimia, Mistero e Sacralità. Lei è il Regno Marino, Celeste e Terrestre. Lei è trasformazione, movimento e desiderio. Lei com-prende tutte le cose. è Mare, Terra e Cielo, è Sole, Luna e Stelle, è Luce e Buio, è la Grande Dea.
Nella foto a lato potete ammirare la meravigliosa "Signora di Lemba", una statuina in pietra calcarea alta 36 cm., risalente al periodo calcolitico, o al 3.500 a.C. circa. Viene descritta come "una donna nuda e incinta con le braccia corte e tese, un alto collo fallico che sostiene la testa sollevata, o un simbolo di fertilità che potrebbe essere un remoto antenato di Afrodite". Sembrerebbe una raffigurazione antica dell'Aphroditus, della forma androgina della Dea di cui ho parlato prima.
Afrodite è una Dea mirionima, ossia "dai mille nomi", e Panthea, ossia "tutte le dee", come Tanit, Iside ed Ecate. Attraverso i suoi numerosissimi epiteti possiamo comprenderne la grandezza, vediamone qualcuno (troverete elencati anche alcuni epiteti latini di Venere):
Come divinità celeste e profetica Afrodite è:
Pasiphessa (Colei che splende ovunque)
Ambologera (Colei che mai invecchia)
Urania (Celeste, del Cielo)
Acraea (Signora delle altezze)
Dia (Divina, Splendente)
Ariadne (Signora del Labirinto)
Moira più antica
Stella Maris (Stella del Mare, guida dei naviganti)
Asteria (Stellare)
Caelestis (Celeste)
Luxfero/Lucifera (portatrice di luce, stella del mattino)
Psithyristes Psitiristès (Colei che sussurra)
Susuratrix (sussurratrice che svela i segreti)
Kosmesis (Signora della bellezza del Cosmo, con riferimento non solo alla sua arte di adornarsi e di creare bellezza vera e armonia tutto intorno, ma anche con riferimento ai concetti di Ordine e Giustizia. La parola “cosmesi”, infatti, deriva da “Cosmo” ed è il riprodurre la bellezza e l’ordine del Cosmo sul proprio corpo, narrandone simbolicamente i misteri)
Come divinità terrestre, regale e materna Afrodite è:
Signora delle Montagne
Antìa (Signora dei fiori)
Kepois (Signora dei giardini sacri e fioriti)
Aphrilis (Rigogliosa, Aprirsi, Signora della Primavera)
Frutis (fruttifera)
Hortensis (guardiana dei giardini)
Anzia (coperta di fiori)
Doritis (Dispensatrice di doni, Signora dell’Abbondanza)
Chrysea (D’Oro)
Kypris (Signora di Cipro)
Eleemon (Misericordiosa)
Genetyllis (genitrice a cavallo di una capra)
Epitragya (colei a cavallo di una capra)
Melissa (Ape Regina)
Genetrix (Genetrice, Madre)
Felix (Felice, Fertile)
Heliopolitana (di Heliopolis, sincretismo con Astarte/Atargatis)
Hospita (ospitale con gli stranieri)
Basilis (Regina)
Despina (signora, Regina)
Polikilòtron (Signora del trono variegato)
Eustephanus (Riccamente incoronata)
Iostephanos (coronata di viole)
Pandemia (Signora del popolo-funzione politica e civica)
Dione (Madre Terra-Gea-Gaia)
Anassa/Wanassa (Regina)
Potnia Theron (Signora delle creature e delle cose selvagge)
Potnia Pharmaka (Guaritrice -Medichessa-Maga, Signora dei farmaci che conosce i segreti delle erbe)
Potnia Phyton (Signora delle erbe selvatiche e curative - piante, dei fiori, dei frutti)
Philostephanos (Amante delle ghirlande)
Physica/Fisica (Madre Natura, forza creativa universale e naturale che informa il mondo fisico)
Alma (Madre)
Obsequens (indulgente)
Chrysostephanos (magnifica)
Lucina (Colei che porta alla luce, che presiede i parti, protettrice delle nascite)
Come divinità marina Afrodite è:
Anadiomene (Sorta dal Mare)
Pontia (Marina, Signora del Mare profondo)
Limenia (Signora dei porti)
Thalassa (Signora del Mare)
Pelagia (Signora del Mare aperto)
Margarete (Perla)
Galenìa (Signora del mare calmo)
Euploia (Signora della buona Navigazione)
Cipride (Signora di Cipro)
Paphia (Signora di Phapos)
Cloacina (Purificatrice)
Salacia (Signora del mare e del sale)
Come Dea dell'Amore e dell'Alchimia Lei è:
Alchemica
Epistrophia (Colei che trasforma in amore)
Nymphia (Signora delle unioni)
Gameloi (delle Unioni)
Verticordia (Colei che muta i cuori)
Colpode (Sinuosa)
Morpho (Signora delle belle forme o Mutaforma)
Callipigia (Belle natiche)
Porne (Prostituta Sacra)
Peitho (Signora della persuasione e della seduzione)
Pothon Mater (Madre del Desiderio - Lei è il desiderio del nostro cuore, è il fuoco che ci tiene vive/i e l’acqua dei nostri fluidi sesssuali, la terra dei nostri corpi, l’aria che respiriamo e ci chiede di essere fedeli al reale desiderio dei nostri cuori)
Hetaira (Sacerdotessa della Sessualità Sacra)
Columba (Colomba)
Libertina (delle donne libere)
Callicoma (dalla bella capigliatura)
Meretrix (meretrice, prostituta)
Melinea (dai dolci piaceri)
Machinatrix (inventrice di piaceri amorosi)
Filomeide (Amante del sorriso, oppure nata dei genitali)
Come divinità protettrice e guerriera Afrodite è:
Praxis (Signora dell’Azione)
Nikèphorus (Portatrice di vittoria)
Enoplia (Armata)
Area (Signora della Guerra)
Victrix (vincitrice)
Prasside (che agisce)
Nicefora (vittoriosa)
Come divinità oscura Afrodite è:
Persephaessa (Regina degli Inferi)
Melaina (Nera, della notte)
Skotia (Scura)
Apaturus (Colei che inganna)
Anosia (Empia)
Epitymbidia (Colei che sta sulle tombe)
Dolòploke (Tessitrice di inganni)
Mechanitis (Ingannatrice)
Androphonos (Assassina)
Tymborychos (Colei che seppellisce)
Calva (alla quale vengono sacrificati i capelli)
Libitina (protettrice dei funerali e dei becchini)
Vi lascio la mia preghiera ad Afrodite del Mare:
Afrodite Thalassa, Signora del Mare, conducimi al tuo Sacro Graal e concedimi di bere dalla tua Coppa il misterioso liquido che dona saggezza e conoscenza.
Anadiomene, coperta di coralli e conchiglie, sorgi dalle onde spumeggianti e insegnami a cavalcare il flusso delle mie maree, godendo delle mie emozioni senza farmi dominare da esse.
Cipride, Pafia, possano le tue Nereidi accompagnarmi attraverso la spirale che giunge alla tua Isola Sacra.
Limenia, Signora dei porti, guidami con i tuoi delfini nel viaggio tra i Mondi, costellando il sentiero di candide perle scintillanti sotto i raggi della Luna Piena.
Pontia, Regina delle profondità marine, insegnami ad essere empatica e compassionevole, fa che io abbia sempre braccia aperte per accogliere, parole sagge per consolare e cuore generoso per donare.
Margarete, Perla dell'oceano, insegnami l'alchimia trasformativa che trasmuta la ferita e il dolore in bellezza, saggezza e forza.
Conducimi nelle oscure profondità affinché io possa recuperare il mio tesoro splendente.
Pelagia, Signora del mare aperto, espandi il mio respiro e il mio spazio di libertà.
Stella Maris, guidami e accompagnami lungo l'avventurosa navigazione nel mare della vita.
Galeniae, Signora del mare calmo, cullami nella pace del tuo abbraccio.
Affina il mio intuito affinché io possa vedere nel tuo specchio cristallino con chiarezza e verità, cogliendo i tuoi segnali e seguendo la tua Luce per poter co-creare con Te una nuova Realtà.
Grande Madre Mare dai molti volti e dai molti nomi, Una e Molteplice, mutevole e caleidoscopica come le acque, Grembo fertile della Creazione, Venere-Afrodite, Iside, Yamaja, Cupra, Salacia, Teti, Jana, Ishtar, Astarte, Namma, Tiamat, Tanit, Eurinome, Atargatis, Anat, Dione, Briginda, Marìca, Anfitrite, tu che allo stesso tempo sei dolce e tempestosa, rassicurante e spaventosa, fonte di vita e morte. Tu che sei accogliente e misteriosa, scintillante e profonda, bianca e nera, luminosa e oscura, grazie per i tuoi immensi e abbondanti doni.
Alle tue acque affidiamo le nostre zavorre e le nostre lacrime, a Te offriamo con gioia canti, danze e fiori.
Benedetto sia il mare e le sue creature! Lode a te, Ma Mare!
NOTA: Se volete approfondire la conoscenza di Afrodite e il lavoro con Lei, vi suggerisco il libro di Maya Vassallo di Florio "Afrodite svelata. Introduzione ai Misteri della Grande Dea" Venexia Edizioni e "Sesso e Afrodite" Edizione L'Età dell'Acquario.
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