Foresta di Kelp

 

In autunno inizia il tempo della discesa, penetriamo nell'oscurità delle intricate foreste marine, dove la luce filtra appena, coperta dalle alghe che ondeggiano nella corrente e dove trovano riparo e nascondiglio numerose creature. La meraviglia si alterna alla paura dell'ignoto, dei pericoli che possono celarsi tra la vegetazione e il timore di perdersi. È una sfida, ci prepariamo ad entrare nella parte più oscura dell'anno, che ci conduce nelle nostre profondità abissali, dove abbiamo la possibilità di incontrare le nostre ombre e la foresta sottomarina è un portale di accesso che ci invita alla scelta, affrontare o meno la paura? Abbiamo abbastanza coraggio e determinazione per scostare quel muro di alghe e proseguire, coscienti che scenderemo sempre più giù, in zone sempre più buie?

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Le foreste di Kelp sono ecosistemi marini con un'alta densità di kelp, alghe appartenenti all'ordine Laminariales, in particolare ai generi Macrocystis (kelp giganti), Laminaria, Ecklonia, Lessonia, Alaria e Eisenia. Queste foreste sono diffuse in tutte le zone costiere degli oceani temperati e polari. Nel 2007 sono state trovate anche delle foreste di kelp nelle acque equatoriali dell'Ecuador. Molti animali, non solo pesci (soprattutto Sebastidae) e invertebrati (anfipodi, gamberi, policheti, echinodermi), ma anche uccelli (gabbiani, sterne) e mammiferi (pinnipedi) sfruttano queste alghe come riparo o come cibo. Diverse specie di kelp possono crescere nella stessa foresta: per esempio le grandi Macrocystis possono crescere per diversi metri sotto la superficie del mare, mentre un "sottobosco" di Eisenia e Pterygophora raggiunge pochi metri di altezza. Ancora al di sotto si trovano spesso alghe rosse. Ognuno di questi strati ha i suoi organismi associati, che variano anche in base alla morfologia delle alghe. L'habitat ideale di queste alghe è costituito da acque poco profonde, ricche di nutrienti e non troppo calde (sotto i 20 °C). Alcune Laminarie possono raggiungere anche 30-50 m. di altezza.