Buona Primavera!


Con la primavera anche il mare muta, già a febbraio inizia a fruttare la Posidonia oceanica, pianta marina del Mediterraneo, fondamentale per la vita del nostro mare.
Sulle dune preziose del lungomare si preparano alla fioritura i gigli di mare e l'elicriso, il ginepro e il cisto bianco, la piccola rosa delle sabbie. Questo è il periodo delle migrazioni, per cui è possibile ammirare stormi di uccelli in movimento. In primavera, gli uccelli migratori risalgono la costa tirrenica fino al Lazio e alla Toscana meridionale, per poi dirigersi verso la costa adriatica. In base alla zona si possono osservare gabbiani, aironi, cicogne, sterne, fratini, fraticelli, avocette, cavaliere d'Italia, cormorani, urie, fulmari e così via. Può capitare di osservare la formazione della nebbia del mare a causa delle escursioni termiche. La vita subacquea si manifesta con il ritorno dalle grandi profondità, dove l'acqua è meno fredda, di molte specie ittiche. Il lungo inverno sta passando e il mare, che è stato influenzato da correnti d’aria fredda, ha perso tutto il calore che aveva immagazzinato d’estate. La temperatura dell’acqua, scesa prepotentemente con l’inizio dei primi freddi, ha indotto in uno stato di torpore la vita subacquea: molte specie ittiche si sono rifugiate nelle grandi profondità del Mediterraneo, dove l’acqua è più calda, aspettando l’ arrivo della primavera. Mentre i primi raggi tentano di scaldare le acque, gli strati superficiali della colonna d’acqua, con una temperatura più bassa rispetto ad acque più profonde, affondano sotto il proprio peso: si ha un’inversione di masse d’acqua, con una risalita delle acque profonde più calde e ricche di elementi nutritivi, fenomeno noto come upwelling. Il primo effetto si osserva sul fitoplancton, di cui si nutre lo zooplancton erbivoro, il quale a sua volta è predato dallo zooplancton carnivoro e da pesci planctivori; questi ultimi, a loro volta, sono preda dei grandi piscivori. Si innesca così quella che in ecologia prende il nome di catena trofica (o alimentare). 
Tutto questo movimento non può far altro che richiamare i grandi pelagici predatori, che dopo l’inverno passato in altre acque tornano a popolare i nostri mari: e quindi ecco sardine, sgombri, tonni, pagelli, saraghi, occhiate.


 🌊Cosa fare al mare in primavera?

✨Godere dell'alba in riva al mare è un'esperienza magica. Concedetevi questo momento per fare yoga o esercizi di contemplazione e meditazione. Accogliete il Sole che torna ad illuminare il giorno e assorbite la sua energia vitale.
✨Quando siete in spiaggia restate in ascolto, respirate profondamente e lasciate che i vostri occhi e la vostra anima si riempiano della bellezza del mare cristallino, dei fiori che puntellano la spiaggia, degli uccelli che riempiono il cielo, delle nuvole che si rincorrono e dei profumi che impregnano l'aria. Diventate un tutt'uno con l'ambiente.
✨Fate lunghe passeggiate sul lungomare.
✨Organizzate dei pic-nic in spiaggia e se la giornata lo permette, concedetevi i primi bagni. Lasciate che l'acqua vi purifichi e rinnovi, lasciate andare tutto ciò che avete accumulato in Inverno. Mentre vi spogliate, spogliatevi anche di ciò che vi appesantisce, tornate leggere/i, è tempo di rifiorire.
✨Iniziate un diario della gratitudine.
✨Osservate gli stormi di uccelli migratori e notate i cambiamenti che avvengono in mare e sulla spiaggia.
✨Prendetevi del tempo per riflettere: "Cosa rappresenta per voi la primavera?", "Cosa significa fiorire?", "In cosa state fiorendo o avete bisogno di fiorire?"
✨Create un mandala sulla spiaggia per Madre Mare con quello che trovate tra le dune, fiori, legnetti, foglie, conchiglie, sassi. Cantate e danzate per lei.
✨Dedicatevi alla creatività. Provate a dipingere con gli acquerelli, lasciando che i colori prendano forma e vita.

🐚Buona Primavera🌺

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